Cibi che … favoriscono l'ipertensione
L’ipertensione è una delle malattie più diffuse tra la popolazione dei paesi industrializzati. Consiste in un aumento della pressione sanguigna arteriosa che genera un affaticamento nel cuore. Se non si corre ai ripari il prima possibile si rischiano danni alle arterie e una cattiva irrorazione dei tessuti in particolare di quelli periferici.
Si comincia a parlare di pressione alta quando la sistolica (pressione massima) è di 130-139 mmHg e la diastolica (pressione minima) è di 85-89 mmHg. I sintomi sono vertigini, palpitazioni, cefale e disturbi visivi anche se a volte può non sopraggiungere nessun sintomo che dia l’allarme.
Tra le cause di ipertensione, una delle maggiori è sicuramente la scorretta alimentazione e ad incidere di più è l’apporto quotidiano di sodio.
Oggi impariamo a conoscere i cibi che è bene consumare con moderazione quando si è affetti da pressione alta.
– Sale: la riduzione del sale aggiunto ai cibi è una delle principali raccomandazioni per chi soffre di ipertensione. Il sodio contenuto nel sale stimola la comparsa della patologia e va necessariamente tenuto sotto controllo. Gli alimenti contengono naturalmente una certa quantità di sodio, indispensabile alla vita. L’eccesso viene proprio dal sale che aggiungiamo alle pietanze in fase di preparazione. Non ce ne accorgiamo ma capita spesso di consumare una dose giornaliera di sale anche 10 volte superiore a quella raccomandata (al massimo 5-6 g al giorno).
– Pane e prodotti da forno: sono una miniera di sale nascosto. Non ce ne accorgiamo ma una fetta di pane può donarci anche il 15% della quantità di sale raccomandata, stesso si dica per crackers, grissini e quant’altro.
– Carne trasformata: anche nelle preparazioni a base di carne il sale è uno degli ingredienti che non può mancare. Sia per esaltare il gusto della preparazione stessa sia per la sua funzione conservante, su può arrivare anche a 4-5 g di sale per 100 g. In questi prodotto il sale non è neanche l’unico problema. Si deve fare i conti anche con grassi saturi e colesterolo, non esattamente amici del sistema cardio-circolatorio. Fate attenzione!
– Dadi da brodo: sono il prodotto con la maggiore concentrazione di sale in assoluto! Se si osserva bene le etichette, sarà facile accorgersi che in molti di questi prodotti il sale compare tra i primissimi ingredienti, mentre gli estratti di carne e vegetali sono relegati nelle ultime posizioni. Il quantitativo di sale dei dadi può essere esorbitante: anche più 50 g di sale per 100 g!
La pizza è uno dei cibi più conosciuti e amati del mondo
– Pizza: l’amata pizza, compagna di molte serate passate in allegria e relax. Purtroppo però è una vera bomba alimentare: una pizza intera può da sola coprire anche più della metà del fabbisogno calorico quotidiano (per non parlare dell’apporto di carboidrati e grassi) e coprire per intero la quantità di sale quotidianamente raccomandata. Un consiglio: tenete d’occhio in particolare le pizze surgelate.
– Affettati: pratici e veloci, tra due fette di pane diventano il pranzo ideale per chi va sempre di fretta. Ma per quanto riguarda il sale non ci siamo proprio. Il sale è utilissimo nella lavorazione di questi prodotti per tenere a bada le fermentazioni indesiderate e il decadimento qualitativo del prodotto stesso, ma questo li rende uno dei maggiori rischi per l’eccessiva introduzione di sale. E non dimentichiamo il problema dei grassi saturi!
Photo Credits: Thefermentedfoody , Retenews24